PALAZZO CORONINI
Il Palazzo Coronini Cronberg è una dimora storica risalente alla fine del Cinquecento. Oggi è sede dell'omonima Fondazione.
Passeggiando attraverso le quindici sale che compongono il percorso museale, tra cui la stanza dove nel 1836 morì Carlo X, ultimo re di Francia, il visitatore è trasportato d'incanto indietro nel tempo, grazie all'atmosfera calda e suggestiva delle sale con arredi cinque e seicenteschi del piano terra, ai suntuosi salotti settecenteschi, alle sale impero e agli ambienti ottocenteschi del piano nobile.
Soprammobili, argenti, porcellane, cristalli, fotografie, ritratti e oggetti di uso quotidiano ricreano l'atmosfera di un'abitazione realmente vissuta, lasciando percepire in ogni stanza la presenza degli antichi proprietari.
Tra ricordi e cimeli di famiglia si possono ammirare opere d'arte di straordinario valore:dipinti attribuiti a Bernardo Strozzi e a Rubens, tele di Alessandro Magnasco, Giambattista Langetti, Giuseppe Tominz, Vladimir L. Borovikovsky, sculture di Bertel Thorvaldsen, Giuseppe Ceracchi e Franz Xaver Messerschmidt.
Il palazzo è circondato da uno splendido parco all'inglese di cinque ettari, nel quale si scoprono importanti reperti archeologici aquileiesi, un elegante tempietto di stile Liberty, piante rare e preziose: frassini, tigli, cedri dell' Himalaya, piante esotiche come le palme, i nespoli del Giappone, bamboo e una centenaria quercia da sughero.
Il committente dell'opera fu Carlo Zengraf, segretario degli Stati provinciali per conto della casa d'Austria tra il 1593 e il 1598. Dopo la sua morte, il palazzo, che fino ad allora era usato per funzioni politiche, fu acquistato dalla famiglia Strassoldo che lo resero un palazzo residenziale, con il proprio stemma. Fecero inoltre costruire le scuderie, che oggi hanno la funzione di biglietteria. Il 7 ottobre 1820 il palazzo fu venduto, a causa delle ingenti spese, a Michele Coronini Cronberg.
La famiglia dei Coronini giunse nel Cinquecento da Berbena, località presso Bergamo, poi a Gorizia dove si insediarono.
Capostipite della famiglia fu Cipriano il Vecchio, che acquistò nel 1548 titoli di nobiltà. I suoi figli parteciparono attivamente ai conflitti degli Asburgo contro la Repubblica di Venezia, contro i Turchi e durante la Guerra dei Trent'anni che li vide impegnati in Boemia, Germania e Danimarca.
Però non tutti erano nobili e guerrieri, come Pompeo Coronini che, formatosi sotto la tutela dei gesuiti, divenne nel 1631 vescovo di Trieste, dove istituì il Monte di Pietà o come il conte Rodolfo Coronini Cromberg che si distinse come uomo politico e come scrittore.